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"La poesia di Michelangelo Rotolico colpisce immediatamente il lettore, con la sua dimensione fantastica e l'onesta sensibilità delle idee morali, di cui si nutre, mentre mostra un suo vestito lussuoso e persino bizzarro di colorate invenzioni linguistiche e, nello stesso tempo, di intense disposizioni di pensiero (quelle che il poeta definisce come un "cogitare sospeso" o "sommerso"). Il referente immediato e quasi ovvio è rappresentato dal simbolo offerto dalla luce solare, come da una ebbrezza quasi dionisiaca, ma del tutto personale, densa di variazioni polemiche e satiriche antiborghesi, in un fondo totale di "sublimazione" della natura e di redenzione della società umana." (Neuro Bonifazi)